Merate | rifiuta una sigaretta che non ha pestato dal commando guidato da una donna incinta
Una semplice richiesta di sigarette può scatenare violenze imprevedibili: a Merate, un uomo innocente è stato brutalmente aggredito solo perché si è rifiutato di condividere una sigaretta con un commando guidato da una donna incinta. Un episodio che scuote le coscienze sulla superficialità e la violenza insite nelle nostre relazioni quotidiane. La vicenda ci ricorda quanto possa essere fragile la pace sociale, anche per un gesto apparentemente insignificante.
Merate (Lecco), 15 giugno 2025 – Massacrato di botte per una sigaretta. Nel pomeriggio di oggi un uomo di 57 anni, cliente di un negozio del centro di Merate, è stato picchiato da tre sconosciuti, tra cui una donna incinta. La sua colpa? Non avere sigarette da offrire a chi l'ha aggredito, semplicemente perché nemmeno fuma. L'aggressione. Il 57enne era all'interno di un minimarket etnico di via Alessandro Manzoni, in centro città, dove viene garantito, fra l’altro, pure il servizio di money transfert. Si stava apprestando proprio a trasferire soldi ai familiari. Subito dietro di lui sono entrati anche altre tre persone, albanesi probabilmente, o comunque dell'Est Europa, mai visti prima. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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Merate: rifiuta una sigaretta (che non ha), pestato dal commando guidato da una donna incinta.
Merate: rifiuta una sigaretta (che non ha), pestato dal commando guidato da una donna incinta - Il cliente di un minimarket è stato aggredito da tre sconosciuti: a salvarlo il titolare del negozietto, che si è messo in mezzo e ha chiamato i soccorsi ... Segnala ilgiorno.it