L’orrore di Villa Pamphili Il killer controllato tre volte La pista di un complice
Il mistero avvolge ancora Villa Pamphili, dove il killer ha controllato tre volte la pista di un possibile complice, sollevando più di un interrogativo. La vicenda, iniziata come un inquietante ‘giallo’, si complica ulteriormente con i sospetti su Rexal Ford, fermato più volte senza essere arrestato. C’è qualcosa che non torna in questa intricata trama, e le risposte potrebbero arrivare solo scavando più a fondo.
Quello che per una settimana è stato il ‘giallo’ di Villa Pamphilj continua a suscitare interrogativi, molte sono le cose che non quadrano. A partire dai controlli effettuati su Rexal Ford, il quarantaseienne californiano fermato a Skiathos in Grecia per l’ omicidio della bambina di pochi mesi e l’occultamento del cadavere della madre (l’accusa potrebbe evolvere in duplice omicidio). Per ben tre volte Ford è incappato nei controlli della polizia a Roma, ma l’ha fatta sempre franca: una volta era solo con la bimba in braccio, in un’altra aveva una ferita sanguinante alla testa, nella terza infine discuteva animatamente con la donna trovata morta, la strattonava, inveiva, tanto che una passante ha chiamato la volante. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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Roma Il pomeriggio di piena estate è spezzato dall’orrore a Villa Doria Pamphili, uno dei parchi più importanti di Roma. In una radura trasformata in discarica viene trovato il cadavere di una bambina di circa sei mesi. Sono le 16,30, si fermano il jogging di chi Vai su Facebook
L’orrore di Villa Pamphili. Il killer controllato tre volte. La pista di un complice; Madre e figlia trovate morte a villa Pamphili: la donna era curata e non faceva uso di stupefacenti; Rexal Ford e la compagna fotografati a Campo de' Fiori. Ecco la svolta delle indagini che ha portato all'arresto in Grecia.
L’orrore di Villa Pamphili. Il killer controllato tre volte. La pista di un complice
Lo riporta quotidiano.net: L’americano era stato fermato anche due giorni prima del ritrovamento dei corpi.