Licenziarsi non è più un tabù le Grandi dimissioni continuano Under 35 attenti al benessere
Le grandi dimissioni continuano a scuotere il mondo del lavoro, e gli under 35 sono tra i protagonisti di questa rivoluzione. A Roma come a Bologna, la voglia di cambiare e di cercare il proprio benessere professionale supera ogni paura e tabù. È il tempo di riconsiderare le priorità, di mettere sé stessi al primo posto. Scopriamo insieme cosa sta dietro questa tendenza inarrestabile che sta plasmando il futuro del lavoro.
Roma, 15 giugno 2025 – Grande magazzino a Bologna, una sola cassa aperta su 4 e coda infinita. “Scusate, ieri si sono dimessi in tre, domani ci saranno i colloqui”. Va così: licenziarsi non è più un tabù. I numeri sono chiari, non ci siamo lasciati alle spalle il fenomeno delle Grandi dimissioni – Great Resignation – che dopo il Covid ha investito tutto il mondo. Nel 2024 – elaborazioni della Fondazione studi consulenti del lavoro su dati Inps – si sono dimessi più di 1,2 milioni di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, con una leggera flessione sull’anno precedente (1.238.002 contro 1. 🔗 Leggi su Quotidiano.net
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Per la prima volta, nel 2024, una quota significativa di padri ha scelto di lasciare il lavoro per motivi familiari. Quasi 19 mila uomini con figli fino a tre anni hanno dato le dimissioni: sono il 30,5% di tutti i genitori che hanno abbandonato il posto. Un vero cambio Vai su Facebook
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