Il peschereccio affondato Scontro legale sul recupero
Il naufragio del 'Nuovo Anna Maria' ha acceso un acceso scontro legale sul suo recupero, coinvolgendo proprietà, responsabilità e procedure di salvataggio. La vicenda mette in luce le complicazioni che sorgono quando un'imbarcazione di 18 metri si annulla in mare, lasciando aperti interrogativi sulla gestione delle emergenze e sui diritti dei proprietari. Ma cosa si nasconde dietro questa intricata vicenda? Continua a leggere per scoprirlo.
Il ’Nuovo Anna Maria’ era un peschereccio di proprietà della società Eredi di De Politi Simone Snc che nel 2017 venne affittato a un pescatore di Massa che faceva parte all’epoca di una cooperativa di pescatori di Carrara di stanza al porto di Viareggio. Ebbene questa imbarcazione, lunga quasi 18 metri, naufragò al largo della costa di Forte dei Marmi il 19 luglio 2019. Il pescatore e il figlio che erano a bordo furono tratti in salvo da un equipaggio della Guardia di Finanza di Carrara appena in tempo prima che l’imbarcazione s’inabissasse. Da allora il peschereccio si trova ancora là, appoggiato sul fondo del mare in una posizione considerata pericolosa per la navigazione dalla Capitaneria di Porto di Viareggio. 🔗 Leggi su Lanazione.it
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Il peschereccio affondato. Scontro legale sul recupero; Scontro tra due pescherecci, uno affonda. Salvi i due marinai a bordo; Tragedia sfiorata al largo di Molfetta, scontro tra pescherecci: uno affonda, salvati i due membri dell’equipaggio.
Il peschereccio affondato. Scontro legale sul recupero
Si legge su lanazione.it: La Capitaneria ha ordinato alla proprietà di rimuovere il relitto perché pericoloso.