Russia lo scrittore Paolo Nori | Sono filorusso essere filo-italiani non vuol dire mica voler abbracciare Letta o Gentiloni
essere filo italiani non significa necessariamente sostenere tutte le scelte politiche del nostro paese. Paolo Nori, con la sua passione per la cultura russa, sottolinea come apprezzare un'arte o una lingua non equivalga a un endorsement politico. In un mondo sempre più polarizzato, la sua voce ci invita a riflettere sui significati profondi di identità e affinità culturale, lontano dai facili fraintendimenti e polemiche.
“Molti usano questa parola ‘filorusso’ come un insulto. Se di me dicono che sono filorusso hanno ragione, mi piace la lingua russa, l’arte russa, la pittura russa”. Così a LaPresse Paolo Nori, il cui ultimo libro è presente nella cinquina del Premio Strega 2025. Nori ha scritto diversi libri su autori russi ed è stato anche al centro di polemiche all’inizio del conflitto in Ucraina. “ Immaginare che questo voglia dire nutrire una simpatia per il governo russo sarebbe come immaginare che le migliaia di studenti stranieri che vengono e sono venuti in Italia in questi ultimi anni siano venuti perché avevano una particolare passione per Enrico Letta o Paolo Gentiloni. 🔗 Leggi su Lapresse.it
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Russia, lo scrittore Paolo Nori: Sono filorusso, essere filo-italiani non vuol dire mica voler abbracciare Letta o Gentiloni; Paolo Nori a Millennium Live: “Dicono che sono filorusso? Hanno ragione; Paolo Nori: Ecco la mia Russia, un paese da amare anche se fa paura.
Russia, lo scrittore Paolo Nori: “Sono filorusso, essere filo-italiani non vuol dire mica voler abbracciare Letta o Gentiloni” - Se di me dicono che sono filorusso hanno ragione, mi piace la lingua russa, l’arte russa, la pittura russa”. Come scrive msn.com
Paolo Nori a Millennium Live: “Dicono che sono filorusso? Hanno ragione. Vi spiego perché non è un difetto” - Sono i giovani ad avere la maggiore apertura verso il nucleare: il dato tra gli under 35 arriva al 62,3%. Scrive ilfattoquotidiano.it
Paolo Nori, il caso alla Bicocca per il corso su Dostoevskvij: «Il problema non sono le lezioni, ma la russofobia» - «Sono lieta che l’Università sia tornata sui suoi passi e condivido il commento di Paolo Nori alla triste vicenda: di Dostoeskij bisognerebbe parlarne di più, non di meno, in questi giorni e ... Si legge su ilmessaggero.it