Trump e la brutalità contro la libertà di parola E gli araldi dem tacciono

In un panorama politico sempre più turbolento, le tensioni tra libertà di parola e potere esecutivo si fanno sentire più che mai. Trump, con le sue azioni, minaccia i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione statunitense, mentre l’assenza di opposizione interna alimenta rischi di abusi e arbitrarietà. È un campanello d’allarme che richiama la necessità di vigilare e difendere i valori democratici. Lo si osserva in questi giorni in California: le ...

La carta costituzionale statunitense è vecchia, ed è pericolosamente sensibile a un uso scorretto delle sue affermazioni, spesso volutamente vaghe, a opera del potere esecutivo. Se poi il potere esecutivo è nelle mani di un personaggio che non incontra nessuna seria opposizione interna, siamo già nel campo minato dell’arbitrario uso della legge (e della forza), anche a fini anticostituzionali. Lo si osserva in questi giorni in California: le proteste di piazza, pacifiche e meno impegnative di una manifestazione sportiva, vengono controllate e represse con l’uso di una legge del 1792, l’ Insurrection Act, che permette al presidente di usare le forze armate (Guardia Nazionale ed esercito federale) per compiti di polizia interna. 🔗 Leggi su Quotidiano.net

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Trump e la brutalità contro la libertà di parola. E gli araldi dem tacciono; Netanyahu, Putin, Trump, tre signori senza regole, limiti, opposizioni: “Forza, violenza e prepotenza. È ora di farlo”; Trump, geopolitica e libertà: Il conflitto tra forza e principi.

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