Le nuove sanzioni faranno male a Mosca ma non sarà sopraffatta Report Csis

Le nuove sanzioni che si abbattono su Mosca rischiano di colpire duramente l’economia russa, ma non la spegneranno del tutto. La Russia ha già attraversato sette vite: dalla spinta energetica alla crisi post-Ucraina, affrontando inflazione, tassi alle stelle e un’economia fragile ma resiliente. Ora, tra tensioni crescenti e sfide inaspettate, si apre un nuovo capitolo: l’ex URSS si prepara a reinventarsi ancora una volta, scritto dalla cronaca di questi giorni.

Le sette vite dell’economia russa. Prima la grande rincorsa, sull’onda delle vendita di gas e petrolio al grosso della parte industrializzata del mondo. Poi, l’invasione dell’Ucraina, le sanzioni, la fine del grande sogno e l’inizio dei problemi, quelli veri: inflazione, tassi alle stelle, prezzi fuori controllo e un’economia di plastica, dopata dalla produzione di armamenti. Ma nulla più. Adesso, cronaca di questi giorni, sull’ex U si è abbattuta ancora una volta la mannaia dell’Europa con il 18esimo pacchetto di sanzioni. Bruxelles ha chiesto agli Stati membri di non servirsi più delle infrastrutture energetiche della Russia, tra cui i gasdotti Nord Stream I e II, e di abbassare l’attuale tetto al prezzo del greggio da 60 a 45 dollari al barile. 🔗 Leggi su Formiche.net

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