Il tutor non è di Autostrade Il legittimo proprietario chiede a Roma quasi due miliardi
Dopo anni di controversie, la Corte di Cassazione chiarisce una volta per tutte: il sistema Tutor non appartiene ad Autostrade per l’Italia. La disputa sul legittimo proprietario del software si conclude con questa decisiva sentenza, mettendo fine a una lunga battaglia legale che ha coinvolto milioni di euro e riaccende i riflettori sulla proprietà intellettuale nel settore autostradale. La vicenda dimostra come le questioni di copyright possano avere ripercussioni significative su infrastrutture fondamentali.
La Corte di Cassazione mette la parola fine a una lunga battaglia legale sulla proprietà intellettuale di un software che vi avevamo raccontato l’anno scorso. Il sistema di controllo elettronico della velocità SICVe, meglio conosciuto come tutor, non è proprietà di Autostrade per l’Italia (Aspi). 🔗 Leggi su Romatoday.it
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Tutor sulle autostrade: la proprietà intellettuale è di un imprenditore pontino - La Corte di Cassazione ha concluso un lungo contenzioso tra Autostrade per l’Italia e l’imprenditore pontino Alessandro Patanè, confermando la proprietà intellettuale del software Tutor, utilizzato per il rilevamento della velocità in autostrada.
Il tutor non è di Autostrade. Il legittimo proprietario chiede a Roma quasi due miliardi; Software Tutor: chi è il proprietario?; Autostrade per l'Italia non è la proprietaria del software Tutor.
Il tutor non è di Autostrade. Il legittimo proprietario chiede a Roma quasi due miliardi Riporta romatoday.it: L’imprenditore di Latina, Alessandro Patanè, vince la sua battaglia con Aspi sulla proprietà intellettuale del sistema di rilevazione della velocità.