Un bergamasco in marcia per Gaza | Mi sentivo impotente dovevo andare Vorremmo creare un po’ di pressione

Un bergamasco in marcia per Gaza: un gesto di solidarietà e speranza, nato dalla sensazione di impotenza di fronte alle sofferenze di una popolazione che merita pace. Con determinazione, le delegazioni di 54 Paesi si sono unite a Il Cairo per aprire una via di vita a Gaza, attraversando il Sinai e chiedendo a gran voce la fine del blocco. Un esempio di lotta pacifica che può cambiare le sorti di chi ha bisogno di aiuto.

Camminare insieme per aprire una strada di vita per Gaza. È questo lo scopo della Global March to Gaza, il grande movimento internazionale che oggi, giovedì 12 giugno, vede riunirsi a Il Cairo, capitale dell’Egitto, le delegazioni provenienti da 54 Paesi del mondo. L’obiettivo? Attraversare il deserto del Sinai per raggiungere il valico di Rafah e chiedere, pacificamente, l’apertura del blocco e il via libera all’ingresso degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite verso la Striscia di Gaza. Nella lunga carovana che tra poche ore partirà per Rafah ci sarà anche un bergamasco: Paolo Pasini, 33enne di Ardesio in Alta Val Seriana. 🔗 Leggi su Bergamonews.it

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© Bergamonews.it - Un bergamasco in marcia per Gaza: “Mi sentivo impotente, dovevo andare. Vorremmo creare un po’ di pressione”

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