Troppe domande inevase su Paragon | il governo deve riferire in Aula
L'ombra di domande inevase su Paragon si fa più fitta: ieri, il colosso ha annunciato al quotidiano Haaretz di aver offerto assistenza al governo e al Parlamento italiani. Un rivelazione che scuote le fondamenta della trasparenza e solleva dubbi sulla possibile interferenza nelle indagini e sui limiti di legalità. Se questa offerta è reale, ci chiediamo: possiamo ignorare queste implicazioni senza comprometterci ulteriormente?
Ieri, Paragon ha dichiarato ufficialmente al quotidiano israeliano Haaretz qualcosa di clamoroso: di aver offerto al governo e al Parlamento italiano aiuto per determinare se il suo sistema sia stato utilizzato impropriamente dalle agenzie dei Servizi italiani. Ovvero contro il giornalista Cancellato, in violazione della legge italiana e dei termini contrattuali stessi. Ci siamo avvalsi di questo aiuto? Se davvero l’offerta c’è stata, possiamo accontentarci delle obiezioni avanzate dal DIS per giustificare il rifiuto: “si sarebbe rovinata la nostra reputazione nella comunità internazionale dell’intelligence”? Secondo Paragon, le autorità italiane hanno scelto di non procedere “ad alcuna verifica”, costringendo dunque la società israeliana alla rescissione unilaterale dei suoi contratti in Italia per “violazione della policy”. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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