Quando avevo vent’anni il mio armadio era una sedia poi sono diventato grande

Quando avevo vent’anni, il mio armadio era una sedia, un rifugio improvvisato che raccoglieva tutto senza rigore. Ora, con l’età, ho capito quanto questa semplicità possa nascondere i dilemmi e le sfide dei giovani adulti nel 2025. In questa nuova puntata di "Avere trent’anni", esploriamo come cambiano i nostri spazi e le nostre priorità, perché crescere significa anche imparare a organizzare il caos della vita.

Nuova puntata di Avere trent’anni, una rubrica sui dilemmi dei Millennial e sui giovani adulti del 2025 Quando avevo vent’anni il mio armadio era una sedia. Una singola sedia su cui ciclicamente si ammassava tutto ciò che avevo nel guardaroba, senza distinzione tra ciò che avevo indossato nei giorni precedenti e ciò che era appena uscito dalla lavatrice. Camicie mezze sgualcite, felpe mezze pulite, pantaloni abbandonati in un equilibrio precario. Un ciclo spontaneo e caotico di indumenti in rotazione, guidato da una sola regola: si metteva ciò che era visibile e non troppo sporco. Funzionava allo stesso modo per i miei coinquilini. 🔗 Leggi su Gqitalia.it

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