L'Egitto blocca i partecipanti alla Marcia per Gaza rimpatriati anche degli italiani

La Marcia globale per Gaza, simbolo di solidarietà internazionale, sta vivendo un episodio inaspettato e delicato: l'Egitto ha respinto o rimpatriato numerosi partecipanti, tra cui quindici italiani. Questa decisione solleva questioni cruciali sulla libertà di espressione e il diritto di manifestare. Mentre il percorso verso Rafah si fa sempre più importante, resta da capire quale sarà il futuro di questa mobilitazione globale e il suo impatto sulla lotta per Gaza. Continua a leggere.

La Marcia globale per Gaza coinvolge migliaia di persone provenienti da diversi Paesi, che in questi giorni stanno convergendo in Egitto per poi marciare, a partire da domani, e arrivare domenica a Rafah. Ma le autorità egiziane hanno respinto o rimpatriato moltissime persone, tra cui anche almeno quindici italiani. 🔗 Leggi su Fanpage.it

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Bloccata la Marcia Globale per Gaza, l’Egitto si inchina a Israele e l’Occidente sta a guardare - di eventi evidenzia come, di fronte alle crisi umanitarie, le potenze mondiali preferiscano spesso chiudere gli occhi e inchinarsi a interessi geopolitici.

Egitto, no alla Marcia per Gaza. Fermi ed espulsioni. Bloccati 15 italiani: “Vere deportazioni”; GLOBAL MARCH TO GAZA: IN MARCIA PER LA PACE E L’UMANITÀ; Prelevati dagli hotel e rimpatriati dall'Egitto con la forza: la denuncia degli attivisti italiani della Global March to Gaza.

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