Divieto di cumulabilità tra benefici impatriati e incentivi ricercatori nel decreto fisco

Nuove restrizioni arrivano con il decreto fisco: vietato cumulare i benefici per i lavoratori impatriati con gli incentivi destinati ai ricercatori rientranti dall’estero e ai neo-residenti. Questa norma, contenuta in una bozza attesa oggi in Consiglio dei ministri, modifica profondamente il panorama fiscale, creando nuove opportunità di pianificazione e sfide per chi desidera trasferirsi o investire all’estero. Scopriamo cosa cambia nel dettaglio.

Arriva il divieto di cumulabilità tra i benefici per i lavoratori impatriati e gli incentivi per i ricercatori che rientrano dall'estero e per i neo-residenti. Lo prevede una norma contenuta in una bozza del decreto fisco atteso oggi in consiglio dei ministri. La norma, all'articolo 6 della bozza, stabilisce che gli effetti dell'imposta sostitutiva da 200mila euro sui redditi prodotti all'estero realizzati dalle persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia non siano "cumulabili" con gli incentivi per il rientro in Italia dei ricercatori residenti all'estero e con il nuovo regime agevolativo a favore dei lavoratori impatriati. 🔗 Leggi su Quotidiano.net

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Sì al cumulo delle agevolazioni per lavoratori impatriati e ricercatori; Agevolazioni per impatriati e incentivi per docenti e ricercatori cumulabili; Regime impatriati e ricercatori e docenti cumulabili.

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