Corruzione al porto | l' inchiesta lecchese mette nei guai tre finanzieri
Corruzione al porto: l'inchiesta lecchese smaschera un giro oscuro che coinvolge tre finanzieri e cittadini albanesi, svelando una rete di illeciti a cavallo tra Lecco e Brindisi. L’arresto, avvenuto nel cuore del Palazzo di Giustizia, mette in luce come il sistema di controllo venga minato dall’interno. Un’indagine che rischia di scuotere le fondamenta della sicurezza portuale e della fiducia negli uomini delle forze dell’ordine. La vicenda è destinata a far riflettere sulla trasparenza e integrità nelle istituzioni.
Da Lecco a Brindisi. L'inchiesta che ha portato all'arresto di tre cittadini albanesi e al coinvolgimento di tre finanzieri per presunti episodi di corruzione è scattata nel Palazzo di Giustizia di corso Promessi Sposi. È stato infatti un fascicolo della procura lecchese a far scattare le. 🔗 Leggi su Leccotoday.it
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Inchiesta per corruzione a Lecce: chiesto l’arresto dell’assessore regionale Alessandro Delli Noci. 11 gli indagati - Un’ombra di incertezza si estende su Lecce, dove la Guardia di Finanza ha notificato undici richieste di interrogatorio nell’ambito di un’indagine su corruzione, turbativa e frode nei finanziamenti pubblici.
Corruzione al porto: l'inchiesta lecchese mette nei guai tre finanzieri; Dai 10 ai 50 euro, casse di pomodoro e altri regali per evitare i controlli al porto; Corruzione e fondi pubblici: nei guai figlio del presidente Aqp, chiesto l'arresto di un assessore regionale.
Corruzione al porto: l'inchiesta lecchese mette nei guai tre finanzieri Da leccotoday.it: L'operazione ha portato all'arresto di tre cittadini albanesi: Ligor Combashi di 60 anni, Renato Gudaj di 51 anni ed Eranda Dishani di 36 anni, tutti finiti in carcere.