Cattedre infangate? La reputazione è una condanna senza processo
Nel cuore di questa realtà complessa, emerge il bisogno di trasparenza e integrità per ripristinare la fiducia nel mondo accademico. È tempo di fare luce su queste ombre e di valorizzare il vero valore di chi merita, perché solo così potremo costruire un’istruzione che sia davvero eccellenza e non soltanto un ideale distante.
Succede a Milano, dove le università ambiscono all’eccellenza ma basta un’ombra per far vacillare un curriculum. Succede a Palermo, dove la ricerca convive con lo stereotipo, e le insinuazioni valgono più dei titoli accademici. Succede a Trieste, dove la frontiera è culturale prima che geografica, e il sospetto può viaggiare più veloce della verità. Succede ovunque. Anche dove si insegna che il merito è tutto, ma si pratica il contrario. Nel silenzio ovattato delle aule universitarie, l’allusione è diventata una lingua franca. Bastano una foto combinata, un’indiscrezione ben piazzata, un titolo ammiccante: l’effetto è immediato, irreversibile, utile. 🔗 Leggi su Laprimapagina.it
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