Zuppi al carcere di Ascoli | Rieducazione possibile dando lavoro ai detenuti Ma numeri allarmanti

Il carcere di Ascoli si apre a nuove possibilità di rieducazione e reinserimento attraverso il lavoro, offrendo speranza e un futuro diverso ai detenuti. Tuttavia, i numeri allarmanti evidenziano anche le sfide da affrontare. La riflessione di figure come il cardinale Zuppi invita a guardare oltre le criticità, riconoscendo che ogni passo verso la riabilitazione rappresenta un passo verso una società più giusta e umana.

Ascoli, 11 giugno 2025 –  “La speranza è attraversare le difficoltà perché ovunque e per ognuno c’è un diritto alla luce e a un futuro diverso”. Con queste parole il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha chiuso ieri nel carcere di Marino del Tronto il convegno sul tema ’Giustizia e speranza, carcere e territorio’, un momento di riflessione sulla realtà carceraria, organizzato dalla Diocesi di Ascoli, San Benedetto del Tronto, Ripatransone e Montalto. L’ospite d’onore era proprio il cardinale, che ha pazientemente atteso gli interventi di tutti i relatori, prima di sviluppare il suo momento di riflessione. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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zuppi carcere ascoli rieducazioneCarceri. Card. Zuppi: “I detenuti sono i fratelli più piccoli di Gesù. Il territorio entri nelle carceri” - E il carcere non deve mai essere soltanto punitivo, ma deve sempre guardare al futuro, perché solo questo ci dà la vera sicurezza.

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