Perché il 1998 è l' anno di Coez
Coez, l’icona dell’indie italiano, ritorna con la sua autenticità inconfondibile, regalando emozioni senza tempo. Dopo quasi otto anni, il suo spirito semplice e diretto rimane intatto, come un vecchio amico che ti accoglie al primo sorriso. La sua musica è un rifugio di sincerità e passione, pronto a conquistarci ancora una volta. Perché, in fondo, ciò che rende speciale Coez, è proprio la sua capacità di restare fedele a sé stesso.
Silvano Albanese, in arte Coez, è uno di quegli artisti che sembra non cambiare mai, ma nel modo migliore possibile. Penso questo mentre ci salutiamo, è da un bel po’ che non lo vedo. Naturale, diretto, quasi spartano nel modo di fare e lontano da ogni costruzione artificiosa, ritrovarlo dopo quasi otto anni da Faccio un casino è come incontrare un vecchio amico in un bar dopo tanto tempo: puoi raccontargli ancora tutto e sai che può capirti. Credo che in fondo sia da sempre questo il suo segreto: è riuscito a mantenere un rapporto autentico con il suo pubblico che, negli anni, è cresciuto con lui. 🔗 Leggi su Gqitalia.it
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