La scarica di cazzotti dell’ex pugile così Harnafi ha ucciso il coinquilino | Gli dava fastidio perché russava
Una tragica notte a Bresso si è trasformata in un dramma violento: nella confusione, la furia di Badr Harnafi ha avuto conseguenze fatali. La lite tra coinquilini, scatenata da un semplice fastidio per il russare, si è conclusa in modo tragico e inaspettato. Un episodio che scuote la comunità e riaccende i riflettori sulla fragilità dei rapporti quotidiani. La vicenda si dipana tra tensione, rabbia e un triste epilogo che lascia tutti senza parole.
Milano – “Fammi uscire, fammi uscire”. Sono da poco passate le 2 del 7 giugno, siamo in un seminterrato della palazzina di via don Vercesi 5 a Bresso. Due dei cinque inquilini nordafricani si fronteggiano prima vicino alla porta d’ingresso e poi in una stanza: Badr Harnafi, quarantunenne marocchino che ai carabinieri si presenterà come “ ex pugile professionista ”, sovrasta Abdellatif Soubai, di tre anni più grande, con una raffica di cazzotti. Il connazionale, che inizialmente aveva cercato di placarne l’ira con frasi come “sono tuo fratello, non voglio litigare”, si ritrova a terra coi vestiti sporchi di sangue: “Hai visto come mi hai conciato”, dice all’altro. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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La scarica di cazzotti dell’ex pugile, così Harnafi ha ucciso il coinquilino: “Gli dava fastidio perché russava” - Rimane a San Vittore il quarantunenne accusato di aver assassinato il connazionale Abdellatif Soubai a Bresso (Milano).