Il sit-in dei magistrati contro la riforma | Così i cittadini avranno meno tutele
I magistrati milanesi scendono in piazza per difendere i diritti dei cittadini, opponendosi alla controversa riforma costituzionale proposta dal ministro Nordio. Con uno striscione ispirato a Pietro Calamandrei e una copia della Costituzione in mano, sottolineano l’importanza di tutelare l’indipendenza della giustizia. La riforma, che prevede tra le altre cose la separazione delle carriere, arriverà presto in discussione, e il loro messaggio è chiaro: bisogna fermarla prima che sia troppo tardi.
Uno striscione con una frase del giurista e politico Pietro Calamandrei, in mano una copia della Costituzione italiana. Decine di magistrati milanesi ieri hanno dato vita a un sit-in sulla scalinata all’ingresso del Palazzo di giustizia, nell’ambito della mobilitazione contro la riforma costituzionale voluta dal ministro della Giustizia Carlo Nordio. Riforma che prevede, tra le altre cose, la separazione delle carriere e arriverà in discussione al Senato. "La separazione delle carriere è il tema più delicato e più complesso – spiega il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Cesare Parodi – perché la riforma per come è oggi, anche se non ha una previsione espressa di sottoposizione all’esecutivo, indebolisce fortemente quello che è il ruolo della magistratura e la sua indipendenza e crea i presupposti in qualche modo per una forma di depotenziamento della giustizia". 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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? Bari come Milano e Roma, le tre sedi di corte d’appello dove l’associazione nazionale magistrati ha voluto confrontarsi e incontrare i cittadini per dire ‘no’ alla riforma della giustizia. Riformare la magistratura per non riformare la giustizia dicono. Il filo cond Partecipa alla discussione
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