Dazieri e un’epopea di fiamme e rock | Noi al Leoncavallo sgangherati ma eroi

Tra fiamme, rock e sogni ribelli, il Leoncavallo ha raccontato storie di eroi sgangherati ma indomiti. Ricordando gli incontri con Sandrone Dazieri, la passione di Dario Fo, i primi passi di Claudio Bisio e gli echi dei CCCP e Chumbawamba, emerge un ritratto di una scena vibrante e autentica. Un luogo di resistenza e creatività che ha segnato generazioni, lasciando un’eredità indimenticabile. E se pensate che tutto sia finito, sappiate che la vera epopea continua…

Il ricordo dello scrittore Sandrone Dazieri torna agli incontri con Dario Fo, che portava i suoi spettacoli al Leoncavallo. Un Claudio Bisio agli esordi, i Cccp di Giovanni Lindo Ferretti, il collettivo musicale britannico Chumbawamba e i primi gruppi rap in Italia. Un giovanissimo Matteo Salvini che un giorno ha fatto la sua comparsa, presentandosi come "comunista padano". La "resistenza sui tetti durata 62 minuti" contro lo sgombero del 1989 dello storico centro sociale milanese, luogo di attivismo politico, cultura indipendente, solidarietĂ  e ribellione. "Siamo scappati lungo i tetti – ricorda Dazieri – e fummo arrestati all’oratorio. 🔗 Leggi su Quotidiano.net

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Dazieri e un’epopea di fiamme e rock: Noi al Leoncavallo, sgangherati ma eroi.

dazieri leoncavallo epopea fiammeDazieri e un’epopea di fiamme e rock: "Noi al Leoncavallo, sgangherati ma eroi" - Lo scrittore e l’agosto dell’89, rievocato dal libro di Segalini: "Scappammo sui tetti e fummo arrestati all’oratorio".

SANDRONE DAZIERI - Nel capoluogo lombardo entra in contatto con il movimento dei centri sociali e soprattutto con il Leoncavallo di cui ...

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