Alla Nazionale non serve un santone ma voglia di riscatto
alla nazionale non serve un santone, ma voglia di riscatto. Questa volta, al presidente della Federazione italiana giuoco calcio Gabriele Gravina, il giochetto non è riuscito. Il taumaturgo prescelto non è riuscito a tranquillizzare opinione pubblica, società e calciatori. La Nazionale ha bisogno di cuore e determinazione, non di illusioni: solo così potrà rinascere veramente e riscrivere il suo destino.
Questa volta al presidente della Federazione italiana giuoco calcio. Gabriele Gravina, il giochetto non è riuscito. Il santone taumaturgo questa volta non è arrivato a tranquillizzare opinione pubblica, società calcistiche e calciatori. Il prescelto presidenziale, l’uomo al quale non si può che dare enorme fiducia, non se l’è sentita di ridipingere d’azzurro la bagnarola nazionale per provare ancora una volta a far sembrare la realtà migliore di quella che è. Claudio Ranieri resta a Roma, alla Roma, lontano dalla panchina: troppe volte aveva dribblato la parola data e quel vado in pensione (almeno dall’allenare) sembrava diventata una barzelletta. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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