Si alza la cler della lavanderia fantasma il viavai di clienti per riavere i vestiti | In ostaggio pure l’abito da sposa
Una lavanderia fantasma ha nascosto i vestiti dei clienti, provocando rabbia e frustrazione tra coloro che si sono trovati con gli abiti in ostaggio. La vicenda, avvenuta a Milano, mette in luce un problema più grande: la mancanza di tutela per le persone oneste. Dopo mesi di attesa, i clienti sono finalmente scesi in strada per rivendicare i loro diritti, sperando che questa battaglia porti giustizia e trasparenza.
Milano – “A me vien e rabbia, perché il succo di questa storia è che le persone perbene non sono mai tutelate. Ci abbiamo messo mesi per riavere le nostre cose. E non tutti le hanno trovate”. La processione in via Marchesi de Taddei 18, a due passi da via Sardegna e viale Misurata, è cominciata ieri alle 8: uno dopo l’altro si sono presentati i clienti della tintoria “La corte dei lavandai” che a metà novembre, di punto in bianco, hanno trovato la serranda abbassata e non hanno più saputo nulla dei propri indumenti. Con il passare delle settimane e i nervi sempre più tesi, più persone, almeno una ventina stando a quanto risulta al Giorno, si sono rivolte ai carabinieri sporgendo denuncia per appropriazione indebita. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
© Ilgiorno.it - Si alza la cler della lavanderia fantasma, il viavai di clienti per riavere i vestiti: “In ostaggio pure l’abito da sposa”
Si alza la cler della lavanderia fantasma, il viavai di clienti per riavere i vestiti: “In ostaggio pure l’abito da sposa”.