Nadav Lapid | L’oscenità di Israele è non voler vedere i propri crimini

Nadav Lapid, regista israeliano noto per il suo sguardo critico e provocatorio, affronta un tema scottante: l’incapacità di Israele di riconoscere i propri crimini. Nel suo film "Yes", il protagonista accetta tutto, anche l’inaccettabile, in un gesto che rivela l’oscenità di una società che preferisce fingere di non vedere. Un’opera che invita a riflettere profondamente sulla realtà e sulle sue contraddizioni.

«A differenza dei personaggi che nei miei film precedenti dicevano sempre “no”, il protagonista di Yes risponde sempre di “sì” e accetta l’inaccettabile. Prima quei personaggi ripetevano: “no, no, no”, . il manifesto. 🔗 Leggi su Cms.ilmanifesto.it

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Chissà se Nadav Lapid, a Cannes con “Yes!”, parlerà degli ostaggi israeliani - A Cannes, Nadav Lapid potrebbe affrontare la delicata questione degli ostaggi israeliani, mentre il conflitto a Gaza continua a dominare il dibattito.

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«L’oscenità è non voler vedere i propri crimini»; «Yes», l’abisso infinito di un osceno fascismo quotidiano.

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