Meglio il pride del referendum? Giallo su Zan negli Usa
Il mistero attorno al voto di Alessandro Zan, eurodeputato del Pd e figura chiave nel fronte progressista, anima le discussioni tra i circoli politici italiani. Durante il World Pride 2025 a Washington DC, il suo coinvolgimento pubblico ha alimentato dubbi: ha esercitato il diritto di voto in America o no? La risposta si cela nelle regole di voto per gli elettori temporaneamente all'estero, un giallo politico che promette di restare aperto ancora a lungo.
È giallo attorno al voto dell'eurodeputato del Pd Alessandro Zan: si è o no recato alle urne? Il fedelissimo di Schlein era presente al World Pride 2025 a Washington DC (conclusosi l'8 giugno). In due post di venerdì e sabato appare sul palco con altri membri della comunità LGBTI+. Potrebbe aver votato in America? No, se si è seguita la prassi. Perché, come scritto sul sito del Viminale, «gli elettori aventi diritto temporaneamente residenti all'estero possono esercitare entro il 7 maggio l'opzione per il voto per corrispondenza». La voce sul'assenza di Zan si rincorre all'interno del Pd, ma le bocche restano cucite. 🔗 Leggi su Iltempo.it
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