Lal Shehzadi e il suo Hunza Food Pavilionn

Lal Shehzadi e il suo Hunza Food Pavilion rappresentano un’affascinante finestra sulla ricca tradizione culinaria del Pakistan, spesso nascosta tra le montagne e le valli del Gilgit-Baltistan. In un paese dove le donne sono spesso invisibili o ricoperte dai burqa, questa regione emergente svela segreti gastronomici e culturali unici, pronti a conquistarci con sapori autentici e storie di resilienza. Scopriamo insieme un angolo di autentica bellezza e tradizione che merita di essere scoperto.

In un Paese, il Pakistan, che sembra popolato solo da uomini (#tuttimaschi, avrebbe chiosato Michela Murgia), dai negozi, ai ristoranti, alle strade, con le donne quasi invisibili o, nello Swat abitato dai pashtun, letteralmente invisibili perché ricoperte dai burqa, la regione del Gilgit-Baltistan nell’estremo Nord, è una piacevole sorpresa. Qui, nelle valli che circondano il Parco naturale del Karakorum, dominate da cime che toccano, e superano, i settemila metri di altitudine, e anche gli ottomila, come il K2, le donne sono titolari di attività artigianali e gestiscono in prima persona e a volto scoperto piccoli ristoranti tradizionali, spesso privilegiando i prodotti biologici, in omaggio a un turismo rivolto principalmente ai trekking e attento all’ambiente. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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Viaggio in Gilgit-Baltistan | Lal Shehzadi e il suo Hunza Food Pavilionn.

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