La riforma del governo per il calcio dagli stadi ai diritti tv | che cosa cambia
Il calcio italiano sta per vivere un cambio epocale: dal nuovo assetto dei diritti tv alle infrastrutture più moderne, la riforma del governo mira a rivoluzionare il settore. Con l’abolizione della Legge Melandri e una gestione più centralizzata, si prospettano opportunità e sfide che plasmeranno il futuro dello sport più amato dagli italiani. Ma quali saranno le conseguenze di questa rivoluzione? Scopriamolo insieme.
Il governo italiano è pronto a introdurre una riforma del settore calcistico, con particolare attenzione alla gestione dei diritti audiovisivi e alla modernizzazione delle infrastrutture. La bozza del disegno di legge, attesa in Consiglio dei Ministri, prevede l’ eliminazione della Legge Melandri e l’attribuzione agli organizzatori di eventi sportivi, come la Lega Serie A, della facoltà esclusiva di gestire la commercializzazione centralizzata dei contenuti, sia in ambito nazionale che internazionale. L’obiettivo, esplicitato nel testo, è quello di «perseguire il miglior risultato economico » dalla vendita dei diritti, mantenendo al contempo la regolarità delle competizioni. 🔗 Leggi su Lettera43.it
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