Dopo il tradimento di Tacopina Creditori stadio e lodo Petrucci Le tre armi per tenersi la Spal
Dopo il tradimento di Tacopina, i creditori dello stadio e il lodo Petrucci, la Salvezza della SPAL si gioca su tre armi fondamentali. La vera SPAL, quella autentica e originale, scomparve nel 2005 con i Pagliuso, ma la passione dei tifosi e le strategie di rilancio sono più vive che mai. In un contesto di crisi, solo con determinazione e unità si potrà riscrivere il futuro di questa storica squadra, superando le ombre del passato.
Bianchi La vera Spal, l’originale, scomparve con i Pagliuso nel 2005. La sua prima copia fece altrettanto nel 2012, era la Spal 1907 di Butelli, poi condannato per bancarotta. La copia della copia salutò l’anno dopo con Benasciutti, quella volta volontariamente e non per esclusione federale. Oggi, dopo il tradimento di Tacopina, incapace di iscrivere la squadra in C dopo aver dato ampia rassicurazione fino a poche ore prima del gong, si dibatte sui futuri scenari, da dove si potrà ripartire, sulla proprietà e sul marchio. Ma la prima cosa a cui pensare è la sorte del centinaio di persone che lavorano per la società dello statunitense il quale presto potrebbe vedersi recapitare una serie di lettere di diffida. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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Dopo il "tradimento" di Tacopina . Creditori, stadio e lodo Petrucci. Le tre armi per tenersi la Spal - Ieri la prima call tra società e dipendenti con la promessa di pagare i debiti entro pochi giorni.
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