Boicottiamo i prodotti israeliani Mozione bocciata
La recente bocciatura della mozione del gruppo "M5S-Si può fare" di Correggio, che proponeva di boicottare i prodotti israeliani come gesto simbolico contro presunti crimini umanitari, solleva ancora una volta il dibattito sulla libertà di espressione e le strategie di protesta. La decisione, motivata dall'inutilità percepita, ha acceso un acceso confronto tra chi sostiene l'uso di azioni simboliche e chi preferisce approcci diplomatici. Un tema che rimane al centro della discussione pubblica.
È stata bocciata la mozione del gruppo consiliare ’M5S-Si può fare’ di Correggio, che proponeva di boicottare i prodotti "made in Israele", come presa di posizione simbolica contro un governo accusato di compiere "crimini contro l’umanità". "La maggioranza Pd – dichiara il consigliere Giancarlo Setti (foto) – ha bocciato la mozione con la debole motivazione della sua inutilità, colpevole di impiegare risorse per una verifica su relazioni, forniture e rapporti commerciali con società e istituti israeliani. Mentre in questi stessi giorni la Regione e il Comune di Reggio hanno invece preso una posizione per interrompere ogni tipo di relazione, scambio e cooperazione istituzionale con Israele. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it
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Boicottiamo i prodotti israeliani. Mozione bocciata; Che cosa prevede la mozione su Gaza approvata dalla Camera; La destra dice no alle sanzioni contro Israele: bocciata in Aula la mozione dell’opposizione.
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