Gli elettrodi si sono staccati dalla scatola cranica non riusciva più a comandare il pc con il pensiero | l’incidente di Noland Arbaugh il primo uomo con il chip Neuralink di Musk
Dopo oltre un anno dall’intervento, emergono sorprendenti e inquietanti dettagli sull’esperienza di Noland Arbaugh, il primo uomo a ricevere il chip Neuralink di Elon Musk. Gli elettrodi si sono staccati, compromettendo la sua capacità di comandare il computer con la mente. Un episodio che solleva interrogativi cruciali sui limiti e i rischi delle tecnologie transumaniste, spingendoci a riflettere sul futuro dell’umanità e sulla sicurezza di queste innovazioni rivoluzionarie.
Dopo un anno e mezzo del paziente zero con i chip Neuralink nel cervello ecco rivelata qualche brutta sorpresa. Sono trascorsi poco più di 400 giorni dall’inserimento nel cervello di Noland Arbaugh dei microprocessori targati Elon Musk per sostituire gesti e movimenti naturali con impulsi cerebrali artificiali. Arbaugh è il primo paziente paralizzato a ricevere in maniera sperimentale l’impianto inventato dall’azienda transumanista Neuralink. E in una delle tante interviste ecco emergere qualcosa di andato storto. Nel gennaio del 2014 nel cervello del giovane paziente erano stati impiantati 64 fili e 1024 elettrodi. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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