Arcigay Bergamo accusa il Comune per i Manifesti tranfobici Palazzo Frizzoni | Nessuna autorizzazione da parte nostra
Bergamo si sveglia tra polemiche e manifesti transfobici: Arcigay accusa il Comune di incoerenza e silenzio, mentre Palazzo Frizzoni respinge ogni responsabilità. La città si trova al centro di una grana che mette in discussione i limiti della libertà di espressione e la tutela dei diritti civili. È un episodio che rischia di acuire le divisioni e di mettere alla prova il senso di comunità di Bergamo.
Bergamo. “Il Comune di Bergamo è incoerente e silente” attacca Arcigay Bergamo contro una serie di manifesti apparsi in città nella mattina di lunedì 9 giugno. Palazzo Frizzoni risponde: “non vi è stata alcuna autorizzazione da parte del Comune per l’affissione dei manifesti”. L’accusa di Arcigay Bergamo “Bergamo oggi si sveglia con le strade insozzate da manifesti transfobici, oscurantisti e violenti, firmati da sigle note per la loro militanza contro i diritti delle persone LGBTQIA+ – afferma Nicola Butta, presidente Arcigay Bergamo Cives -. Manifesti che colpiscono direttamente le persone trans, i percorsi di autodeterminazione e il diritto all’educazione inclusiva, diffondendo ignoranza e paura. 🔗 Leggi su Bergamonews.it
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