Milano risveglio col muezzin | la rabbia della Barona

Milano si sveglia tra tradizione e tensione: circa 7.000 fedeli musulmani si sono riuniti a Famagosta per l’Eid al-Adha, celebrando la festa del sacrificio con devozione e orgoglio. La cerimonia, svoltasi nel cuore della Barona, ha acceso le voci e le emozioni di una comunità che rivendica il proprio diritto a vivere la propria fede in pace, affrontando le sfide di un quartiere in fermento. Un momento di forte significato che invita alla riflessione sul rispetto e l’inclusione.

Circa 7.000 fedeli musulmani si sono radunati ieri mattina a Famagosta per celebrare l’ Eid al-Adha, la festa del sacrificio, che ricorre ogni anno nel mese lunare di Dhu I Hijja, in cui ha luogo il pellegrinaggio canonico, detto hajj. La cerimonia si è svolta presso il campo sportivo di Famagosta, dove per circa un’ora i presenti hanno pregato in arabo, rivolti verso la Mecca, stendendo le proprie stuoie sul prato. Dal palco, Ibrahim Gewili, membro del direttivo della Fondazione Giovani per il Bene, non ha perso l’occasione per parlare anche del conflitto in Medio Oriente, definendo Gaza «una ferita aperta sul corpo dell’umanità» e affermando che «il silenzio è complicità», invitando così i presenti a «rompere il silenzio per difendere l’umanità». 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it

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