’Surrogate Cities’ all’Alighieri La città è una giungla di cemento

Le città sono come grandi giungle di cemento, vivaci e complesse. In *Surrogate Cities* di Heiner Goebbels, non si tratta di un semplice ritratto urbano, ma di una vibrante "lettura" musicale dell'anima cittadina, un ciclo orchestrale che svela le sue meccaniche e architetture. Un'esperienza immersiva che invita il pubblico a entrare in un mondo dove la musica diventa lo spazio di incontro tra emozioni e idee. È un viaggio nella modernità urbana—da scoprire e vivere.

Non un primo piano fotografico della città, ma una “lettura” del testo-città che traduce in musica elementi della sua meccanica e architettura; un imponente ciclo orchestrale che invita il pubblico a scoprire nella musica uno spazio in cui entrare con il proprio bagaglio di idee e associazioni mentali. È questo, in breve, ’Surrogate Cities’ di Heiner Goebbels, ritratto dinamico, diversificato, multi-prospettico, vertiginoso e modernissimo delle città: oggi alle 21 al Teatro Alighieri, la nuova produzione di Ravenna Festival riporta in scena l’opera più nota del compositore – nonché regista teatrale fra i più influenti in Europa. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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