La Cei Inzaghi e Fuksas amano la sottomissione

La CEI, Inzaghi e Fuksas condividono un tema sorprendente: una certa inclinazione verso la sottomissione. Tra inviti al voto referendario e accordi sportivi milionari con paesi islamici, emerge un filo conduttore che mette in discussione il rapporto tra potere, fede e ossequio. Una riflessione che invita a interrogarsi su quali siano i valori fondamentali che guidano le scelte di queste figure pubbliche e istituzionali, spingendoci a considerare fino a che punto la sottomissione possa essere un modello di successo o di controllo.

Cos’hanno in comune la Cei, Inzaghi e Fuksas? La sottomissione, la promozione della sottomissione. I vescovi piddini invitano al voto referendario e dunque sognano anche loro, come Repubblica, “un milione e mezzo di nuovi italiani”, vale a dire un mucchio di nuovi elettori maomettani pronti a sostenere un partito islamico. E islam vuol dire sottomissione. L’allenatore Inzaghi va ad allenare una squadra saudita per 25 milioni a stagione che sono tanti ma sono spesi bene siccome “le dittature arabe hanno capito che il linguaggio sportivo è il piĂą potente mezzo per sedurre il pubblico occidentale” (Giulio Meotti). 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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sottomissione inzaghi fuksas amano La Cei, Inzaghi e Fuksas amano la sottomissione - I vescovi piddini invitano al voto referendario e sognano un paese pieno di maomettani. Inzaghi va ad allenare una squadra saudita per 25 milioni. Massimiliano Fuksas si vanta di lavorare in Arabia Sa ... Da ilfoglio.it