E mi sono ricordato di quando andai a trovarla nella sua casa di Monteverde Vecchio quindici anni fa

Ricordo ancora quel pomeriggio a Monteverde Vecchio, quindici anni fa, quando la incontrai nella sua casa, piena di sogni e passione per il giornalismo. È un mestiere che, nel tempo, si è rivelato un percorso naturale per le donne, capaci di diventare leader e fari di ispirazione. Come Annalisa Cuzzocrea, vicedirettrice di grande carisma, che guarda con rispetto e ammirazione alla sua giovane collega, senza lasciarsi ingabbiare dagli stereotipi di un passato troppo semplificato.

I l giornalismo è un mestiere fatto per le donne, ogni generazione esprime donne che diventano leader naturali e punto di riferimento per le altre giornaliste, oltre che per le lettrici. È abbastanza naturale quindi che Annalisa Cuzzocrea, vicedirettrice prima della Stampa poi di Repubblica, sia diventata un punto di riferimento, e abbia guardato indietro di due generazioni verso una ragazza – non chiamatela “ragazza rossa”, quella è l’autobiografia del suo compagno, Giancarlo Pajetta – che è stata una pioniera del giornalismo politico. Libri da leggere: i 12 semifinalisti del Premio Strega 2025 X Leggi anche › “E non scappare mai” di Annalisa Cuzzocrea: la recensione di Serena Dandini Donna, moglie, madre, ma mai solo questo. 🔗 Leggi su Iodonna.it

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Durante l'evento di Terre des Hommes "Stand Up for Girls" a Roma, la coreografa Maria Grazia Angeletti ha ricordato le sue ex allieve vittime di femminicidio: "Alessia, Martina, Renée e Desirée erano mie allieve, le ho viste crescere, sognare, danzare. E adesso sono qui a parlare di loro al passato" - Durante l’evento “Stand Up for Girls” a Roma, la coreografa Maria Grazia Angeletti ha ricordato le sue ex allieve vittime di femminicidio, tra cui Alessia, Martina, Renée e Desirée.