Meloni sbugiarda Elly Schlein sull' astensione

Giorgia Meloni prende posizione con fermezza, smascherando le contraddizioni di Elly Schlein sull'astensione. In un gesto simbolico, la premier impugna il vecchio manifesto dei Democratici di sinistra, ricordando l’appello al non voto del 2003. Un monito che potrebbe cambiare il volto della partecipazione elettorale e influenzare il futuro politico del Paese. Ma cosa davvero si nasconde dietro questa strategia?

Giorgia Meloni stringe tra le mani il vecchio manifesto dei Democratici di sinistra, col simbolo della Quercia, e la scritta in maiuscolo rosso - NON - per invitare i propri elettori a disertare le urne in occasione del referendum del giugno del 2003. Fausto Bertinotti, leader di Rifondazione Comunista, voleva estendere alle piccole aziende il divieto di licenziamento previsto dallo statuto dei lavoratori. «Non votare un referendum inutile e sbagliato è un diritto di tutti: lavoratori e non», si leggeva su quel volantino. E proprio su queste parole si sofferma il presidente del Consiglio, in occasione della seconda edizione del “Giorno della Verità”: «Come ci insegna un partito serio, in Italia non votare al referendum è un mio diritto, è un diritto di tutti». 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it

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Meloni sbugiarda Elly e Conte in Aula tra le carnevalate dell’opposizione - Durante un acceso question time alla Camera, la premier Meloni ha smentito Elly Schlein e Giuseppe Conte, difendendo con fermezza le sue posizioni su energia e Green Deal.

Schlein attacca Meloni: Su Delmastro e Santanchè difende l’indifendibile. La ministra ha mentito

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