Vertenza Valmet I licenziamenti scendono a diciannove La tensione resta alta

La vertenza Valmet si fa sentire, con i licenziamenti che si riducono a diciannove ma la tensione resta palpabile. Il secondo incontro tra i vertici finlandesi e i sindacati di Mugnano ha messo in evidenza le sfide di una riorganizzazione globale che minaccia 1150 posti di lavoro. Se da un lato i numeri sembrano diminuire, l’incertezza e l’aspettativa di soluzioni durature continuano a tenere alta la preoccupazione tra i lavoratori.

Valmet, fumata grigia per il secondo incontro tra i vertici del colosso finlandese e la rappresentanza sindacale unitaria di Mugnano. Un tavolo che è stato avviato lo scorso 26 maggio dopo l’annuncio da parte della multinazionale di una nuova riorganizzazione su scala globale che prevedrebbe, entro la fine del mese, 1150 esuberi, di cui 23 nel solo stabilimento lucchese. Se da un lato dopo il tavolo di ieri il numeri delicenziamenti a livello locale è sceso dagli iniziali 23 a 19 e l’azienda si è dimostrata disponibile a trovare un accordo, resta infatti ancora lontano il "sogno" della Rsu di arrivare a zero tagli e avere un piano industriale chiaro per quanto riguarda le prospettive occupazionali, gli investimenti e il consolidamento sul territorio, oltre a stabilire – in ultima istanza – come unico criterio la volontarietĂ  nelle uscite incentivate. 🔗 Leggi su Lanazione.it

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