Spazio buchi neri come supercollisori per studiare la materia oscura
Lo studio rivela che i buchi neri supermassicci potrebbero rappresentare dei supercollisori naturali, aprendo nuove frontiere nello studio delle particelle fondamentali come la materia oscura. Grazie alla loro intensa gravità e alle condizioni estreme, questi mostri cosmici potrebbero svelare misteri ancora irrisolti dell’universo. Il lavoro condotto dall’équipe di Joseph Silk presso l’Università Johns Hopkins apre strade innovative per la ricerca astrofisica e particle physics.
I buchi neri supermassicci potrebbero essere utilizzati come supercollisori naturali per studiare particelle fondamentali come la materia oscura.  Lo rivela uno studio condotto da  Joseph Silk,  professore di astrofisica alla  Johns Hopkins University e all’ Università di Oxford, insieme alla sua squadra di ricerca, pubblicato sulla rivista Physical Review Letters.  Lo studio e’ stato realizzato presso l’Universita’ Johns Hopkins. Il lavoro si basa sull’osservazione che  i buchi neri supermassicci, m iliardi di volte piu’ massicci del Sole e situati al centro delle galassie, ruotano rapidamente e generano potenti campi magnetici capaci di lanciare getti di plasma nello spazio. 🔗 Leggi su Ildenaro.it
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