Manifestazioni pro-Gaza del 6 e 7 giugno frizioni tra le opposizioni 

Le manifestazioni pro Gaza del 6 e 7 giugno hanno acceso il dibattito politico tra le opposizioni, divise tra Roma e Milano. Mentre entrambe chiedono la fine del massacro e la condanna di Netanyahu, le differenze emergono nelle piattaforme: la mobilitazione romana si ispira a una mozione unitaria, ma le tensioni tra le forze politiche evidenziano un fronte frammentato e complesso. Quali sono le implicazioni di questa frattura?

AGI - La tensione nelle opposizioni corre fra Roma e Milano, fra le due piazze del 7 e del 6 giugno convocate, rispettivamente, da Pd-M5S-Avs e da Italia Viva-Azione. Sulla carta con lo stesso obiettivo: chiedere lo stop al massacro in corso a Gaza e la condanna del premier israeliano Netanyahu. In pratica, però, le piattaforme delle due mobilitazioni contengono delle differenze: la prima, quella di Roma, riprende pari pari la mozione unitaria del centrosinistra in cui si chiede, tra le altre cose, lo stop all'accordo di associazione UE-Israele. La seconda pone invece un accento sul contrasto all'antisemitismo. 🔗 Leggi su Agi.it

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