Mafia Sonia Alfano | Liberazione Brusca fa male ma va accettata
La liberazione di Giovanni Brusca, responsabile della strage di Capaci, ha scosso profondamente Sonia Alfano, figlia di Beppe Alfano ucciso dalla mafia e figura di spicco nella lotta antimafia. Un momento dolente, che sottolinea la complessità di un sistema giudiziario e normativo ancora in evoluzione. È difficile accettare questa realtà, ma è fondamentale continuare a credere nella giustizia e nel sacrificio di chi combatte ogni giorno contro l’ombra della criminalità organizzata.
La liberazione del killer della strage di Capaci Giovanni Brusca lascia l’amaro in bocca a Sonia Alfano, figlia di Beppe Alfano, ucciso dalla mafia l’8 gennaio 1993, ed ex presidente della Commissione speciale europea Antimafia. “Suscita dispiacere e fa star male soprattutto chi come me ha vissuto sulla propria pelle la crudeltà della mafia, ma dobbiamo accettare il fatto che l’impianto normativo che lo ha consentito, con l’unico vincolo di non potere tornare in Sicilia, facendo ancora parte del servizio centrale di protezione, nasce da una legge che ha voluto Giovanni Falcone”, dichiara a LaPresse. 🔗 Leggi su Lapresse.it
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