Liberato Giovanni Brusca il mafioso che fece saltare in alto Giovanni Falcone La rabbia dei parenti degli uomini di scorta

Giovanni Brusca, il boss che scatenò la tragedia di Capaci, è ora un uomo libero dopo 25 anni di detenzione e una collaborazione con la giustizia. La sua scarcerazione, avvenuta il primo giugno, scuote le coscienze di chi ha perso i propri cari in quella terribile strage. La storia di Brusca ci invita a riflettere sulle sfumature della redenzione e sul prezzo della verità. Ma quali sono le conseguenze di questa scelta sulla memoria e sulla giustizia?

Giovanni Brusca, il boss che azionò il telecomando nella strage di Capaci, è dal primo giugno un uomo libero. Lo scorso 31 maggio, come si apprende in ambienti giudiziari, ha terminato la misura della libertà vigilata ed è diventato libero, senza più debiti con la giustizia. L’ex boss di San Giuseppe Jato ha fatto 25 anni di detenzione. Ha iniziato a collaborare dopo l’arresto. Si pentì con questa frase: “Mi colpì quando, uscendo dalla questura per essere portato in carcere, trovai fuori dal portone gente normale, gente onesta, che applaudiva i poliziotti, urlava e mi gridava dietro cose irripetibili: mostro, bestia e altre cose simili. 🔗 Leggi su Secoloditalia.it

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