L’ambiguità italiana sull’Ungheria è un rischio per l’Europa liberale

L’Ungheria di Viktor Orbán mette a rischio i valori fondamentali dell’Europa libera, alimentando un clima di insicurezza e incoerenza. Il 29 maggio 2025, in Piazza Missori a Milano, abbiamo manifestato per solidarietà e per chiedere un impegno chiaro da parte del governo italiano. La nostra voce si leva contro le violazioni dello Stato di diritto e per difendere i principi democratici, perché un’Europa unita deve essere forte nel contrastare ogni forma di autoritarismo.

Il 29 maggio 2025, in Piazza Missori a Milano, abbiamo manifestato per esprimere solidarietà al Budapest Pride, ma soprattutto per denunciare le continue e gravi violazioni dello Stato di diritto in Ungheria. La manifestazione, promossa da Europa Radicale e Certi Diritti, ha avuto un obiettivo politico preciso: sollecitare una presa di posizione chiara da parte del governo italiano nei confronti del regime illiberale di Viktor Orbán. L’Ungheria rappresenta oggi uno dei casi più emblematici di regressione democratica in Europa. La sua traiettoria istituzionale degli ultimi anni mostra una progressiva erosione dei principi fondamentali dell’Unione europea: separazione dei poteri, tutela dei diritti fondamentali, libertà di stampa, pluralismo politico e garanzie per le minoranze. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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