L’agenzia Ue Frontex dietro l’ennesimo respingimento in Libia Coinvolta la barca di Freedom Flotilla diretta a Gaza
L’ombra delle operazioni di Frontex torna a oscurare i confini europei, questa volta dietro l’ennesimo respingimento in Libia. La barca della Freedom Flotilla, con a bordo Greta Thunberg e un carico di speranza umanitaria, è stata coinvolta in un episodio che solleva pesanti interrogativi sulla gestione delle frontiere e i diritti umanitari. L’equipaggio della Madleen ha ricevuto da Frontex una richiesta di aiuto che lascia spazio a molteplici riflessioni.
Dietro l’ennesimo, illegale respingimento in Libia di persone migranti c’è Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. A denunciarlo è l’equipaggio della Madleen, la barca della Freedom Flotilla Coalition che ha a bordo l’attivista svedese Greta Thunberg, partita domenica da Catania e diretta verso Gaza con un carico simbolico di aiuti umanitari. L’equipaggio della Madleen ha ricevuto da Frontex la richiesta di aiuto per un’imbarcazione di migranti in pericolo in acque internazionali e, a quanto appreso finora, a circa 100 chilometri dalle coste libiche. “Anche la milizia libica Tariq Ben Zeyad ha raggiunto l’imbarcazione”, ha poi reso noto la ong Sea Watch. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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