La fine della deterrenza? Le lezioni strategiche dei raid ucraini in Russia
La recente serie di raid ucraini in territorio russo segna un punto di svolta nelle dinamiche di deterrenza strategica, sollevando interrogativi cruciali sulla tenuta del concetto di dissuasione nucleare. Con attacchi audaci e innovativi, l’avanguardia ucraina mette in discussione i limiti delle capacità di difesa tradizionali e spinge analisti e strateghi a riconsiderare le lezioni apprese finora. La domanda che aleggia è: fino a che punto questa escalation segna la fine della deterrenza come la abbiamo conosciuta?
La deterrenza nucleare della Russia e, più in generale, il concetto stesso di dissuasione strategica sono messe a repentaglio da casi come l’attacco ucraino di domenica 1 giugno? Tra analisti e esperti di strategia la domanda è sempre più pressante: la mossa audace con cui gli ucraini, usando poco più di un centinaio di droni infiltrati con attenzione nel territorio russo, hanno colpito diverse basi aeree di Mosca dall’Artico alla Siberia, danneggiando una quarantina di bombardieri strategici e altri velivoli e mettendone fuori combattimento una dozzina, crea un precedente importante nel quadro delle scienze militari. 🔗 Leggi su It.insideover.com
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