La difesa europea il mondo che cambia e la necessità di adeguarsi L’appello di Crosetto
Parlare di militari e armamenti è ancora un tabù nel nostro Paese, rischiando di farci rimanere indietro in un mondo che cambia rapidamente. Crosetto lancia un appello urgente: l’Italia deve adeguarsi alla nuova realtà, rafforzando la propria difesa e contribuendo attivamente a un’Europa più sicura. È giunto il momento di superare le paure e abbracciare una strategia condivisa per proteggere il nostro futuro.
Sul tema della Difesa, l’Italia rischia di figurare come la “bella addormentata d’Europa”. Questo quanto emerso da un sondaggio, condotto da Cluster17, in nove Paesi europei sui temi della Difesa e delle spese militari. Benché allineati alla media degli europei, che sostengono la necessità di un’Europa più capace di difendersi, gli italiani rimangono i più ostili all’aumento della spesa per la Difesa. “Parlare di militari e armamenti è ancora difficilissimo in Italia. Forse più che in qualsiasi altro Paese al mondo”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che, commentando i risultati dello studio, presentato dalla Fondazione Craxi presso la Sala della Stampa estera a Palazzo Grazioli, è tornato a ribadire l’ineludibilità di cambiamenti profondi (in Italia come nel resto d’Europa) per fare fronte alle crescenti sfide e minacce del futuro. 🔗 Leggi su Formiche.net
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