Giovanni Brusca libero fu lui ad azionare il telecomando della strage di Capaci

Giovanni Brusca, il famigerato “boia di Capaci”, ha recentemente riconquistato la libertà, chiudendo un doloroso capitolo della storia italiana. Dopo anni di controllo giudiziario, l’ex capomafia di San Giuseppe Jato è ufficialmente tornato tra i cittadini. La sua vicenda rimane un monito potente sulla complessità della giustizia e sul peso del passato. Ma cosa ci insegna questa svolta sulla nostra società e sulla lotta contro la criminalità?

Giovanni Brusca, il capomafia di San Giuseppe Jato noto come il “boia di Capaci”, è da pochi giorni un uomo completamente libero. Dopo la fine del periodo di libertà vigilata, terminato a fine maggio, si chiude ufficialmente l’iter giudiziario di uno dei killer più feroci della stagione stragista di Cosa Nostra. L’uomo che il 23 maggio 1992 azionò il telecomando che fece saltare in aria l’autostrada nei pressi di Capaci, uccidendo Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, non è più sottoposto a misure restrittive. Leggi anche: Colpo alla ‘ndrangheta, maxi operazione in tutta Italia: 97 arresti In carcere dal 1996, Brusca ha scontato 25 anni di pena detentiva. 🔗 Leggi su Thesocialpost.it

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Giovanni Brusca libero: azionò il telecomando della strage di Capaci in cui morì Falcone - Giovanni Brusca, il noto criminale coinvolto nella strage di Capaci e responsabile di aver azionato il telecomando che portò alla morte di Giovanni Falcone, è ora libero dopo quattro anni di libertà vigilata.

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