Dl Sicurezza paglicciata sinistra in Senato tra sit-in e rissa sfiorata
Il caos nel Senato, tra sit-in e rissa sfiorata, ha riacceso le tensioni politiche e richiamato alla memoria precedenti episodi di scontro. È un’immagine che riporta agli annali delle legislature passate, dove l’energia e la passione dei parlamentari si sono manifestate in modi altrettanto accesi. La scena di ieri, con i manifestanti che si sono seduti a gambe incrociate nel cuore dell’emiciclo, lascia aperto il dibattito su come garantire ordine e rispetto istituzionale.
Bisogna sfogliare gli annali delle precedenti legislature, per ritrovare un precedente (ma c’è stato: presiedeva Renato Schifani) di quello che è accaduto, ieri, in Senato a inizio seduta. Proprio appena Ignazio La Russa si apprestava ad aprire i lavori per trasformare in legge definitivamente il decreto Sicurezza, i parlamentari di Pd, M5S e Avs sono andati al centro dell’emiciclo, mettendosi a sedere a gambe incrociate, le spalle ai banchi del governo e alla presidenza, gridando «vergogna, vergogna» e alzando cartelli con su scritto «denunciateci tutti». Una protesta per evocare una delle norme prese più di mira dalle opposizioni, ossia il reato di rivolta in carcere, esteso alla resistenza passiva. 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it
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