Costantino | Il Jobs Act? E’ utile all’occupazione Ma per rilanciarla davvero serve un piano di incentivi

A dieci anni dall’introduzione del Jobs Act e delle Tutele crescenti, il dibattito sulla tutela dell’occupazione rimane acceso. Pur avendo contribuito a creare un quadro più solido, ora è evidente che per rilanciare davvero il mercato del lavoro serve un piano di incentivi mirati. Solo attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, con il voto referendario del 8 e 9 giugno, si potrà definire un futuro più equo e dinamico.

A dieci anni esatti dall’entrata in vigore delle cosiddette Tutele crescenti e del Jobs Act, in un continuo tira e molla tra Legislatore e Magistratura, il futuro della disciplina dei licenziamenti e del contratto a termine passa per la consultazione popolare con l’appuntamento dei prossimi 8 e 9 giugno. “I quesiti referendari in materia di lavoro sottoposti ai cittadini – spiega Giovanni Costantino, giuslavorista, responsabile dell’Ufficio Lavoro e Relazioni sindacali dell’Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari) – mirano sostanzialmente a cancellare gli interventi normativi adottati dal Legislatore nell’ultimo decennio in nome di una maggiore flessibilità in ingresso nel mondo del lavoro, per i contratti a termine acausali, e in uscita, per quanto concerne la disciplina delle tutele crescenti, al fine di favorire l’occupazione”. 🔗 Leggi su Ildenaro.it

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