Così l’intelligence lavora per pace e democrazia Le parole di Rizzi Dis
Spesso l’intelligence è avvolta da un’aura di mistero e sospetto, ma secondo Vittorio Rizzi, direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, essa rappresenta un pilastro fondamentale per costruire pace e democrazia. Le parole di Rizzi chiariscono come il lavoro dei servizi segreti possa essere trasparente e orientato al bene comune, dimostrando che dietro alle attività di intelligence si celano intenti nobili e vitali per la nostra società...
“Spesso l’intelligence viene associata a qualcosa di oscuro, la stessa parola ‘servizi segreti’ non richiama concetti di trasparenza e democrazia; in realtà dietro l’attività di intelligence c’è un’attività di costruzione di pace e democrazia”. Lo ha detto Vittorio Rizzi, dal cinque mesi direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, nel corso del suo intervento all’Università degli Studi di Napoli Federico II che gli ha conferito il titolo di “Laureato illustre”, in occasione delle celebrazioni per gli 801 anni dalla fondazione dell’Ateneo. “Si dice che l’intelligence lavori sotto soglia”, ha detto ancora, “in quanto lavora dove non arrivano i governi, e non lo fa per costruire demoni o guerre, ma per il motivo opposto: per costruire e consolidare le democrazie”. 🔗 Leggi su Formiche.net
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