Come gocce d’acqua la recensione | Edoardo Pesce in una storia di riconciliazione padre-figlia

Movieplayer.it | 5 giu 2025 | 🔊 Ascolta la notizia

Come gocce d'acqua, la recensione di Edoardo Pesce si immerge in una storia di riconciliazione tra padre e figlia, rivelando un'intensa esplorazione dei legami familiari. Dopo i successi di Una madre e Naufragi, Stefano Chiantini si conferma maestro nel narrare l’animo umano con realismo e sottrazione, creando un’elegia della rinascita che resta impressa nell’anima dello spettatore. Un film che invita alla riflessione e alla speranza.

Dopo gli ottimi Una madre e Naufragi, Stefano Chiantini esplora ancora una volta il territorio dei legami familiari e non rinuncia agli elementi della sua cifra stilistica: realismo e sottrazione. In sala. Un'elegia della rinascita. Si potrebbe definire così Come gocce d'acqua, il nuovo film di Stefano Chiantini, che torna a indagare il territorio impervio dell'animo umano. Il regista abruzzese (Naufragi, Il ritorno, Una madre) conferma il suo sguardo autoriale, costruendo un'opera di rara grazia in cui le parole fanno spazio al silenzio e l'azione cede il passo all'immagine immersa nello spazio e nel tempo di una quotidianità che scorre lenta. 🔗 Leggi su Movieplayer.it

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Come gocce d’acqua è una storia di un padre e di una figlia raccontata con dolcezza: abbiamo incontrato regista e attori - "Come Gocce d'Acqua è un'intima storia di affetto tra padre e figlia, raccontata con dolcezza e sensibilità.

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