Azienda bufalina del clan Zagaria la Dda chiede tre condanne

La DDA di Napoli ha chiesto tre condanne nel procedimento che coinvolge l’azienda bufalina del clan Zagaria, nota per il suo ruolo nell’economia illegale. Ciro Capasso, sostituto procuratore, accusa Carmine e Antonio Zagaria di aver continuato a gestire illicitamente l’attività, nonostante il sequestro e l’affidamento a un amministratore giudiziario. Una vicenda che svela ancora una volta le complesse connessioni tra criminalità e settore agroalimentare.

Tempo di lettura: < 1 minuto Il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Ciro Capasso ha chiesto la condanna per Carmine e Antonio Zagaria, fratelli del capoclan dei Casalesi Michele Zagaria, in relazione alla vicenda di un’azienda bufalina di Grazzanise che era stata sequestrata alla famiglia malavitosa e affidata a un amministratore giudiziario. Secondo la Procura partenopea l’azienda avrebbe continuato a versare i proventi aziendali proprio ai fratelli del boss. L’azienda era intestata a Raffaella Fontana, mamma dei fratelli Zagaria e il pm ha chiesto in particolare cinque anni di carcere per Antonio e Carmine Zagaria, che rispondevano di interposizione fittizia, sei anni per l’ex amministratore giudiziario Aristide Cascella. 🔗 Leggi su Anteprima24.it

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